car sharing Car Sharing, è un termine inglese che tradotto significa “condividere l’auto”. E’ un servizio di mobilità alternativo al trasporto pubblico urbano. Esso sostanzialmente consente ai propri utenti di accedere ad una flotta comune di autovetture posizionate su più aree di parcheggio in prossimità di importanti nodi del trasporto pubblico.

Il Car Sharing è un nuovo approccio alle quattro ruote, elimina il concetto di proprietà o di noleggio del veicolo, ed introduce quello d’uso. Un sistema che alcune città più sensibili alle politiche di sviluppo sostenibile hanno già adottato da anni.

Esso consente all’utente di prelevare l’automobile, per mezzo di una scheda magnetica, da uno dei parcheggi distribuiti sul territorio urbano. Successivamente l’utente dopo l’uso, può lasciare la vettura in un altro parcheggio della stessa città o di un’altra (nella quale è attivato il servizio), pagando una tariffa proporzionale al tempo di impiego ed ai chilometri percorsi.

Il passo fondamentale per la diffusione di questo servizio ecosostenibile è stato la nascita di “iniziativa car sharing” ICS un consorzio di enti locali finanziato e realizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. L’ICS ha l’importante compito di fornire assistenza agli enti locali che intendono sviluppare questo servizio, promuovendo la condivisione di procedure standard ed unificate.

Un ente locale che desidera attivare questo servizio può gratuitamente aderire ad ICS e scegliere (nel rispetto della vigente normativa) sul proprio territorio i gestori cui affidare il servizio.

I vantaggi derivanti dall’attivazione di questo servizio nel territorio di un ente locale sono:

  • riduzione immediata delle vetture circolanti (vantaggio diretto)
  • “educazione” del cittadino ad un uso responsabile delle quattro ruote. (vantaggio indiretto, importante e troppe volte trascurato dai tecnici e dagli amministratori)

E’ comunque sempre necessario eseguire un analisi preliminare prima di adottare una strategia; infatti non sempre un modello standard di mobilità alternativa funziona con la stessa efficacia in territori diversi tra loro. Un amministratore locale che intende raggiungere degli obiettivi, deve innanzitutto eseguire un rilievo dello stato dei luoghi in termini ambientali, volto a “parametrare” il problema da affrontare.

Successivamente una attenta progettazione , seguita da una scrupolosa gestione (monitoraggio) dell’intervento da realizzare, ottimizzano sicuramente le risorse impiegate.

Categorie: Sostenibilità

10 commenti

rosa · Febbraio 23, 2008 alle 10:45 pm

Il car sharing mi pare un ottima soluzione per la società civile… appunto… quella civile che purtroppo esula dalla nostra area geografica, immaginate cosa accadrebbe nell’interland napoletano? Probabilmente verrebbero “prese in prestito” sine die e imbarcate chissà per dove…forse sarebbe più opportuno il bike sharing, la bici, infatti, non se la fila più nessuno! Poco borghese e poco inquinante! (attenzione a non prendere la tangenziale)

lodovico bernardi · Febbraio 26, 2008 alle 11:17 am

ma in parallaleo anche un servizio di car pooling ben organizzato trammite un sito accessibile e facilmente navigabile? credo che anche questa sia una cosa utile e civile, permetterebbe di ridurre molti veicoli in circolazione se saltuariamente la gente darebbe disponibilità o sarebbe disponibile alla condivisione.

Ing Palmiero · Febbraio 26, 2008 alle 3:40 pm

Mi sembra un ottima osservazione. Il car pooling è ottimo per chi percorre tragitti abituali che grazie al web possono essere pianificati per tempo. Il car sharing invece lascia all’utente la possibilità di decidere anche all’ultimo istante e di potersi recare da solo in una località disponendo di una vettura. Entrambi ottimi come primo passo per l’attuazione di una mobilità sostenibile.
Segnalo il car pooling attivato dal comune di Roma, denominato “metti l’auto in Comune”.
Credo che torneremo su questo strumento che oltre ad essere efficace in tema di mobilità sostenibile favorisce i rapporti sociali.

lodovico · Febbraio 26, 2008 alle 8:27 pm

Infatti, oltretutto sarebbe anche uno strumento per generare rapporti sociali.
Purtroppo, diverse volte avrei voluto condividere (dare o ricevere) un passaggio, sopratutto quando sapevo quando muovermi, ma purtroppo non c’era la possibilità per creare contatti.
Sarebbe molto semplice.

lodovico · Febbraio 26, 2008 alle 8:37 pm

Una volta ho anche immaginato un sistema che permette di ricevere una “corsa” aspettando in una zona di fermata che potrebbe essere del tutto simile alla fermata dell’autobus, solo che il servizio lo si riceve da un normale veicolo (e quindi ce ne saranno di continuo). Il sistema potrebbe essere magari gestito attraverso web mobile (smart phone, per esempio) in modo da sapere quale sia servizio offerto e/o ricevuto. magari con un servizio a punti (se offri ne ricevi, se invece ricevi una corsa ti vengono sottratti dei punti) in modo da garantire una certa sicurezza e ugualianza.
Voi che ne pensate?

Ing Palmiero · Febbraio 27, 2008 alle 12:04 pm

Credo che un sistema del genere possa essere messo su tranquillamente. Occorrerebbe solo progettare accuratamente il sito web per la gestione dei contatti in entrata ed uscita. Potrebbe essere un ottima iniziativa per la verità già adottata da qualche ente locale più sensibile.

Cirosan · Febbraio 29, 2008 alle 1:21 pm

“Tranquillamente” non credo si possa fare.

Al contrario, con un progetto accurato e ben finanziato, accompagnato da una campagna pubblicitaria nel “mondo reale” si potrebbe realizzare qualcosa di innovativo e funzionale.

lodovico · Marzo 3, 2008 alle 2:47 pm

nel mondo reale/innovativo e funzionale? credo hai riportato la stessa contraddizione che hai contradetto nella mia proposta!
Probabilmente la cosa più innovativa che potremmo fare è essere ottimisti e attenti.

Cohousing, la casa share | Ambiente Ingegnere · Settembre 16, 2011 alle 3:27 pm

[…] ed ambientali che sosteniamo per svolgere molte attività che potrebbero essere condivise. (condividere l’automobile, condividere lavatrice, coltivare orti, gestire attività di b&b in cohusing, […]

Cohousing, la casa share | Ambiente Ingegnere · Settembre 16, 2011 alle 3:29 pm

[…] ed ambientali che sosteniamo per svolgere molte attività che potrebbero essere condivise. (condividere l’automobile, condividere lavatrice, coltivare orti, gestire attività di b&b in cohusing, […]

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